domenica 7 febbraio 2016

PRIMARIE PD. A MILANO DECIDONO CINESI, CURDI E BENGALESI


Milano (7 febbraio 2016) - Anche stamattina, come ieri è bastato fare un giro di alcune sezioni del PD e di altre sedi dove sono ubicati i seggi delle primarie del centrosinistra per renderci conto di persona che i veri protagonisti di questa votazione non sono i milanesi ma bensi le comunità estere che a Milano hanno deciso di votare per le primarie e mettere una seria ipoteca sul futuro candidato sindaco del centrosinistra, in particolare cinesi (di cui si è parlato anche ieri),ma anche bengalesi e curdi. Tutti commercianti e tutti schierati guarda caso con Sala, sostenuto proprio dall'assessore al commercio di Milano D'ALFONSO. E' chiaro che qualunque sia il risultato di queste primarie, si tratta di un risultato non corrispondente alle realtà milanesi, ne tantomeno al popolo del centro sinistra ma di una farsa vera e propria dove centinaia di cinesi, bengalesi e curdi, prima di aprire bar, ristoranti, internet point e punti vendita di kebab si sono riversati nelle sezioni a votare per Sala. Il risultato finale sarà scontato almeno cosi si dice stando ai sondaggi e il patron di Expo sarà il candidato sindaco, ma sarà un candidato sindaco che parte a nostro avviso con due forti handicap. Innanzitutto con un investitura non regolare, ma con il consenso forzato di comunità che si sa rispondere a logiche non certo democratiche e di partecipazione e che tra l'altro non votano alle comunali, ma sopratutto ci piacerebbe sapere cosa stà dietro questa partecipazione di massa. Cosa ha promesso d'Alfonso o chi per lui ai capi delle comunità? Si tratta di un voto di scambio, quello che ci preoccupa è sapere in cambio del voto a Sala cosa è stato promesso a questa gente. 

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