sabato 6 dicembre 2014

LA VERGOGNA DELL'ALER DI MILANO

riceviamo e volentieri pubblichiamo dalla signora DELFINA ZANINA RESIDENTE NELLE CASE ALER DI MILANO.
è la storia di come viene violata senza pudore la privacy di un residente anziano delle case popolari milanesi e di come una volta accertato che l'uomo resterà in una struttura protetta gli hanno distrutto la casa. Non gli abusivi,ma la stessa ALER. VERGOGNA.

Care orme,

ultimamente si parla molto, e male, di Aler, ed anch’io avrei un episodio che la riguarda e che vorrei condividere. 
Quest’estate un mio anziano vicino di pianerottolo, condomino affittuario di Aler, è stato ricoverato, in quanto non più autosufficiente, in una casa di cura. 
Dopo qualche tempo, non percependo più l’affitto, sono arrivate due persone, mandate da Aler, con l’incarico di liberare l’appartamento. E lo hanno fatto, spaccando tutto e stipando all’inverosimile le celle comuni delle cantine. Lei immagini tutto quello che può esserci in una casa fatto a pezzi e buttato alla rinfusa in tanti sacchi ammassati poi nelle piccole stanze adibite alla raccolta differenziata: mobili, quadri, giornali, tavolini, lampadari, libri, soprammobili, piccoli elettrodomestici, sedie, biancheria, vestiti, fotografie, stoviglie, pentole, borse, detersivi... Un vero delirio. 
Nauseata, mi sono messa i guanti, turato il naso e ho separato, per ore, carta, plastica, vetro ferraglia, indumenti, portando io stessa al mercatino dell’usato tutto il materiale ancora integro. Ma forse sarebbe stato meglio lasciare tutto com’era... e vedere le reazioni dei condomini. Così ho solo coperto una vergognosa operazione di Aler, ma al momento non ci ho pensato, semplicemente non ho sopportato quella soluzione finale così poco civile. Solo ciò che non poteva essere fatto a pezzi è stato portato in discarica, come i frigoriferi e la lavatrice. Ma perché non rivolgersi ad un mercatino dell’usato? All’Aler non sarebbe costato di più e gli oggetti, tutti ancora in buono stato e funzionanti, avrebbero trovato una nuova collocazione. Il mio vicino di casa teneva moltissimo alle sue cose, amava l’ordine e la precisione. Spero non sappia mai di quanto successo. E chissà quanti casi simili. E il tanto sbandierato rispetto, oltre che della persona, dell’ambiente, il riciclo, il riutilizzo? Ma all’ Aler ne hanno mai sentito parlare? 
Possiamo chiedere una linea di comportamento un po’ più rispettosa e ragionevole? 
Delfina Zanina




4 commenti:

Anonimo ha detto...

e poi dicono che ci sono gli abusivi.i primi abusivi sono i dirigenti dell'aler che prendono i soldi senza fare nulla.

Anonimo ha detto...

e cosa vi aspettate dai burocrati pezzolati amici dei politici? questo è all'ordine del giorno in tutta italia.
franco da roma

Anonimo ha detto...

ma per favore e poi questi bastardi del comune di milano se la prendono con quelli che occupano. ma per favore.

Anonimo ha detto...

SI MA LA SIGNORA PERCHE' HA ASPETTATO COSI TANTO TEMPO A DENUNCIARE STA COSA?