mercoledì 30 ottobre 2013

SULLA DECADENZA DI BERLUSCONI VOTO PALESE

Sono stati sette i voti a favore del voto palese, sei i contrari. Per il voto segreto si e' espresso, viene riferito, anche Karl Zeller. A favore del voto palese la vicepresidente del Senato e rappresentante di Scelta Civica nella giunta del regolamento Linda Lanzillotta. A questo punto, risolte le questioni preliminari, non e' da escludere che una prossima conferenza dei capigruppo possa anche calendarizzare la questione della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi per le prossime settimane. La decisione di Sc di optare per il voto palese, avrebbe irritato Berlusconi a tal punto da far saltare un pranzo già fissato con il vicepremier Angelino Alfano e il resto della delegazione governativa pidiellina

venerdì 25 ottobre 2013

LE CONIGLIETTE DI PLAY BOY "GIOCANO IN SPIAGGIA"

LE CONIGLIETTE DI PLAY BOY GIOCANO IN SPIAGGIA. GALLERIA FOTOGRAFICA










E' MORTO ZUZZURRO.....


E' morto a Milano Andrea Brambilla, Zuzzurro nel duo con Gaspare. “Zuzzurro e Gaspare da adesso non ci sono piu’. Punto.” Così Nino Formicola, in arte Gaspare, ha annunciato sul suo profilo Facebook la morte dell’amico e compagno di sempre sul palco. A 67 anni se ne va uno dei comici più famosi della storia della tv e del teatro in Italia; in coppia con Gaspare formava un duo straordinario, che ha dominato assieme ad altri personaggi ormai storici, la scena negli anni ’80 e ’90. “Ieri sera ha avuto una crisi e lo hanno sedato. Andrea è morto poco prima delle 22. Tra qualche mese sarebbero stati 40 anni che ci conoscevamo – dice ai media Formicola. Gli avevano diagnosticato il tumore al polmone in febbraio. Lui ha affrontato la malattia con grande piglio ed energia. Devo essere onesto, pensavo di essere preparato ma non è così. Mi sono reso conto che per quanto uno possa essere lucido, razionale, cinico, non c’è nulla da fare”.
Zuzzurro e Gaspare

giovedì 24 ottobre 2013

IL BIO RESTAURO ED I BATTERI CHE MANGIANO LO SPORCO


Non tutti i batteri vengono per nuocere!!!

Se alcuni sono tristemente famosi per la loro capacità di provocare malattie, altri possono essere invece utili all’uomo.
Perché vi dico questo?
Perché se opportunamente “ammaestrati” possono, perfino, aiutarci a ripulire e salvare dal degrado le innumerevoli opere d’arte presenti nel Nostro Bel Paese e non solo!
Parliamo in realtà dell’utilizzo del Bio – Restauro o del Restauro Compatibile che ha già permesso di salvare numerose opere d’arte come la Pietà Rondanini, alcune guglie del Duomo di Milano e parte della facciata dell’Università Statale e di Santa Maria delle Grazie, ma la prima opera in assoluto a fare da cavia è stato il ciclo di affreschi di Spinello Aretino presente nel Camposanto di Pisa, che sembrava impossibile riportare all’antico splendore.
La salvezza di quest’opera e non solo la si deve a il “Desulfovibrio vulgaris”un batterio in grado di mangiare i depositi neri che ricoprono statue, portali, facciate di chiese e monumenti, che potrebbe aiutare a contrastare gli effetti dello smog e dalle piogge acide sui monumenti stessi.

La scoperta è merito dei ricercatori del Dipartimento di scienze e tecnologie alimentari e microbiologiche della facoltà di Agraria di Milano, diretti dalla  professoressa e Preside Claudia Sorlini.
Tecnicamente, il batterio trasforma i solfati in idrogeno solforato, i nitrati in azoto molecolare e la sostanza organica in anidride carbonica, tutti gas che poi si disperdono nell’aria.
I batteri, fatti crescere in coltura, sostituiscono così i prodotti chimici e le azioni meccaniche.
Una nuova metodologia di biopulitura, basata sull’utilizzo di cellule vive di microrganismi opportunamente selezionati e  l’utilizzo di sistemi veicolanti gli stessi microrganismi, che sembrerebbero essere una risposta alle comuni puliture  meccaniche e chimiche, il più delle volte non del tutto soddisfacenti perché non abbastanza efficaci o troppo invasive per combattere le varie forme di degrado, quali incrostazioni, croste nere, disgregazioni,polverizzazione, e così via dovute alla formazione di sali (come solfati e nitrati) e alla presenza di sostanze organiche.

 Le “nostre” opere d’ arte conserveranno sul serio l’ aspetto originario  o sarà un batterio a decidere del loro destino, magari più ecologico e duraturo?

ALTRO PROCESSO PER SILVIO BERLUSCONI

Roma, 24 ott. (TMNews) - Loro tornano a parlarsi faccia a faccia, ma alla fine attendono una parola definitiva da lui. Lui, però, ha altro a cui pensare. Nel giorno in cui Angelino Alfano e Raffaele Fitto si sono incontrati alla Camera e hanno discusso per due ore delle ragioni di governativi e lealisti e degli assetti del Pdl, Silvio Berlusconi ha visto materializzarsi davanti ai suoi occhi un nuovo processo: quello per la compravendita di senatori all'epoca del governo Prodi. Sulla richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Napoli, per la verità, non si era fatto molte illusioni, convinto come è che faccia tutto parte di un unico disegno per eliminarlo dalla scena politica. Se lo aspettava, insomma, ma non per questo non lo considera come "l'ennesimo colpo al cuore", il frutto di una precisa strategia di "accerchiamento".

Si sfoga con chiunque abbia modo di parlargli ma chiede che il partito rimanga unito e compatto. Il profluvio di dichiarazioni in suo favore non si fa certo attendere. Tuttavia, il Pdl continua ad essere sempre più lacerato: oramai non ci si preoccupa più nemmeno di tenere la guerra sottotraccia. Come è chiaramente emerso in Senato in occasione del voto sul ddl costituzionale per l'istituzione del comitato per le riforme. Un provvedimento che porta la firma del ministro Gaetano Quagliariello, lo stesso che i falchi considerano ispiratore della "lettera dei 24" con cui si chiedeva di mettere fine alle critiche al governo. Il provvedimento passa in Aula per soli 4 voti, ma sono 11 i senatori del Pdl che scelgono di astenersi (il chè a palazzo Madama equivale al voto contrario). Non è un caso che siano tutti esponenti riconducibili all'ala lealista. E infatti Roberto Formigoni parla esplicitamente di un tentativo di far cadere il governo che però sarebbe fallito.

In realtà nelle intenzioni dei falchi si sarebbe trattato più di un avvertimento: non solo al governo e al ministro Quagliariello in particolare, ma anche a Giorgio Napolitano che alla realizzazione delle riforme ha così strettamente legato non solo la vita dell'esecutivo ma anche il suo secondo mandato al Quirinale. Né è stato l'unico terreno di scontro. Perché al ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi che ha teorizzato che il governo andrà avanti fino al 2015 anche in caso di decadenza del Cavaliere, risponde la lealista Mariastella Gelmini: si tratterebbe - dice - di uno scenario "lacerante".

A fare da sfondo e da motore alla guerriglia e ancora la questione degli assetti del partito. Silvio Berlusconi vuole evitare qualsiasi spaccatura almeno fino al voto sulla sua permanenza in Senato e tenta di riavvicinare i due fronti contendenti: nella serata di mercoledì ha visto Alfano mentre contatti ci sarebbero stati anche con Raffaele Fitto. Il dato di fatto, però, è che al momento non c'è stata la convocazione di quell'Ufficio di presidenza che dovrebbe sancire il passaggio dal Pdl a Forza Italia (come vorrebbero i falchi) nè quel rotolamento di teste che sarebbe stato sollecitato dal vice premier. Il Cavaliere vorrebbe infatti che in questo momento tutti si concentrassero sulla sua difesa. E tuttavia le notizie giunte da Napoli non avrebbero fatto altro che accrescere le sue diffidenze, sia verso il Colle che verso l'utilità per il Pdl di continuare a stare al governo.

Lo stesso incontro tra Alfano e Fitto (che sarebbe stato sollecitato da Berlusconi) non sarebbe stato risolutivo. Entrambi - viene spiegato - avrebbero ribadito la necessità di preservare l'unità del partito ma il vice premier non avrebbe nessuna intenzione di fare passi indietro sul suo ruolo di segretario né di cedere alla richiesta di azzeramento che arriva dai lealisti. Anche in caso di passaggio a Forza Italia, insomma, l'idea sarebbe quella di rimanere segretario rinunciando eventualmente al Viminale. Scenario che non starebbe bene al fronte non governativo, più propenso ad accettare l'ipotesi di due coordinatori: Maurizio Lupi e Denis Verdini.

Bac

EZIO GREGGIO NEI GUAI CON LA GIUSTIZIA


Se non fosse lui a consegnarli, sicuramente stavolta glielo avrebbero affibbiato senza problemi. Ezio Greggio, noto conduttore televisivo di Striscia la Notizia è nuovamente neiguai con il Fisco. Oltre alla maxi evasione fiscale scoperta tempo fa, spunta adesso un elicottero sospetto di proprietà del conduttore tv.

Tutto nasce dalle indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza e la Procura di Monzastanno su Greggio che hanno portato a conoscenza di uno strano giro di soldi. Tra questi, una somma di oltre 20 milioni di euro che l'anchorman avrebbe ricevuto dalla storica azienda per cui lavora, Mediaset. Una parte di questi soldi sarebe stata investita in un società irlandese, mentre un'altra sostanziosa quota è custodita nel Principato di Monaco, noto paradiso fiscale dove Greggio ha la residenza, seppure contestata dagli inquirenti come "fittizia, foriera di indiscutibili vantaggi fiscali".

Una maxi evasione che potrebbe risolversi con un accordo tra il conduttore tv e il Fisco, attraverso il pagamento di un terzo delle somme da dare allo Stato per ottenere uno sconto della pena ed evitare il carcere. Potrebbe, appunto. Perchè durante le indagini è spuntata un'altra inquietante novità. 
Si tratta infatti dell'acquisto di un elicottero da 3,5 milioni di euro, comprato nel 2005 attraverso intricati escamotages
A rivelare la truffa, un'inchiesta pubblicata il 23 ottobre su Il Fatto Quotidiano: Greggio avrebbe acquistato un A109 Power "Elite" da AgustaWestland, società di Finmeccanica controllata per il 30% dal Tesoro. L'acquisto formale, in realtà, è stato effettuato dalla Swift Copter, società di diritto britannico con sede a Londra che cambia spesso denominazione, ma la sigla di immatricolazione dell'hangar conferma che il vero proprietario èGreggio, anche perchè avrebbe dato tutte le istruzioni "frivole", dalla scelta dei tappetini all'altezza del logo. 

Il nome di Greggio appare però in una scrittura privata tra Agusta e la società britannica, nella quale lo showman dichiara di impegnarsi a presenziare ad alcuni eventi a scopo promozionale "che diano risalto al ruolo dell’elicottero nel trasporto Vip”, come scritto da contratto. L'attività non prevederebbe alcun compenso, perchè "valorizzate nelle determinazione del prezzo dell’A109”, garantendo uno sconto di ben 300 mila euro dal prezzo di listino. 

MASSIMO MAZZA (MAZZETTA E GINO PINO) LAVORA PER UN PREGIUDICATO

MASSIMO MAZZA, ALIAS GINO PINO ALIAS MAZZETTA DENUNCIATO.... IL FUSTIGATORE DEL WEB LAVORA PER UN BANCAROTTIERE PREGIUDICATO E VIENE A FARE LA PREDICA A NOI....


ricordatevi questo logo: appartiene a un amico di un pregiudicato per bancarotta.

Venerdì scorso  ho dovuto denunciare alla Polizia Postale e di conseguenza alla Digos tal “Massimo Mazza” in arte “Mazzetta”(il nome è quasi sicuramente falso, lo cambia spesso. Infatti ha molti  altri account falsi  su FaceBook  tra cui Pino Gino (un altro Gino pino gli è stato chiuso). Certo che chi non ha niente da nascondere non si trincera dietro nickname ed un  mare  pseudonimi…
E’ un sedicente blogger che scrive anche per “Giornalettismo” del gruppo Banzai.E’ conosciuto su tutta la Rete per continue risse ad esempio con Giulietto Chiesa, con Gianni Riotta  con la blogger grillina Erica Di Blasi  e  anche con il giornalista della Stampa Massimo Numa che si occupa della Tav e che ha ricevuto qualche giorno fa un pacco bomba…
Il gruppo Banzai è guidato dal duo Paolo Ainio e Matteo Arpe.Il secondo è un pregiudicato che  ha una condanna a 3 anni e 7 messi in secondo grado per bancarotta su una truffa con una società di acque minerali nell’ambito della vicenda del crack Parmalat. inoltre con raro tempismo l’Arpe è entrato in Banzai il 6 giugno 2013 e s’è beccato la condanna in secondo grado il giorno dopo.
Desta meraviglia poi che tra i suoi “amici” ci sia addirittura un politico (uno dei bersagli continui del soggetto in esame), anzi addirittura l’assessore alla Sanità al Comune di Bologna Luca Rizzo Nervo dell’ odiatissimo Pd (da Mazzetta).Ma lo saprà l’assessore che l’amico è indagato dalla Digos?
Nel mio caso invece , dopo mesi di stalkeraggio privato e pubblico per opinioni da me espresse durante la XVI legislatura,  è arrivato a minacce gravissime  accompagnate dall’invio tramite Facebook di una macabra carta dei tarocchi.E’ ora di fare pulizia sulla Rete e di isolare definitivamente i violenti, come del resto ha anche affermato il presidente Napolitano a proposito della vicenda dell’Alta Velocità. Stupisce, come detto,  che certi individui siano addirittura stipendiati professionalmente da editori di rilevanza nazionale e forse sarebbe il caso che prendessero le distanze da gente simile.
Qui il link del violento alterco tra il Mazza e il giornalista de La Stampa Massimo Numa (che in quell’occasione si sentì minacciato) vittima di due pacchi bomba
A dargli manforte interviene tal Carlo Gubitosa (come al solito si tratta di un nome falso), “ingegnere” (sic) che fa parte della stessa banda di disperati che sotto il sacro ideale della satira passa il tempo ad infangare gli altri a pagamento o peggio.
Qui invece viene indicata la sua pericolosità in un forum del Corriere della Sera, Titanic, da cui sarà cacciato dopo le minacce al giornalista Gianni Riotta.
In questi commenti al Post Mazzetta come al solito cerca di sminuire un attentato politico di stampo terroristico


mercoledì 23 ottobre 2013

RISCHIO SALUTE. COSA METTONO NEI BOCCONCINI DI POLLO DEI FAST FOOD?


Cosa c'è nei bocconcini di pollo dei fast food


Questa volta il prodotto incriminato è stato analizzato e passato al setaccio da un esperto: si tratta dei nuggets, i bocconcini di pollo impanati e fritti amati soprattutto dai bambini. Ebbene, il risultato di tali analisi ha prodotto un risultato sconcertante: i bocconcini contengono solo in minima parte la carne di pollo. 

Lo studio è stato fatto dal Dottor Richard D. DeShazo, un professore di medicina e pediatria presso l'Università del Mississippi Medical Center, che ha analizzato il contenuto dei nuggets al microscopio: si tratterebbe di un intruglio di vasi sanguigni, grasso, cartilagine, residui di ossa, intestino e tessuto adiposo. Tutto, fuorché carne di pollo, presente solo in minima quantità. L'analisi è stata fatta sui bocconcini delle maggiori catene di fast food e ha rilevato una composizione nutrizionale molto preoccupante: il 56% di grassi, il 25% di carboidrati e solo il 19% di proteine. Il dramma è che si tratta di uno dei cibi più amati e richiesti dai bambini, che vengono così esposti a rischi alimentari e di obesità. Bisogna considerare infatti che gli Stati Uniti detengono il primato mondiale di obesità infantile e che il consumo eccessivo di cibi da fast food è una delle cause principali di sovrappeso. E se è risaputo che i bocconcini di pollo tendono ad avere un elevato contenuto di grassi perché sono impanati e fritti, quel che si ignorava del tutto era la loro composizione letale.

martedì 22 ottobre 2013

LA MAPPA DEL SATANISMO IN ITALIA

Mappa del satanismo
in Italia


Secondo il sociologo Massimo Introvigne, uno dei maggiori esperti italiani dei culti esoterici, si possono distinguere quattro correnti di satanismo, a ciascuna delle quali si ispirano poi i vari gruppi, anche se poi, nella pratica la distinzione non è mai così netta e spesso riti e motivazioni si mescolano:

1) Satanismo razionalista: Satana è semplicemente il simbolo del Male, di una visione del mondo anticristiana, edonista e immorale;
2) Satanismo occultista: accetta la visione del mondo descritta dalla Bibbia, la stora della Creazione, la cacciata dal Cielo degli Angeli ribelli poi divenuti demoni, però schierandosi "dall'altra parte", al servizio del diavolo;
3) Satanismo acido: i riti si basano sull'uso di sostanze stupefacenti, orge e abusi psicologici e sessuali. Il culto del diavolo è semplicemente una scusa per eccessi e depravazioni;
4) Luciferismo: è il satanismo di derivazione maniche o gnostica. Lucifero e satana sono oggetto di venerazione all'interno di cosmogonie che ne fanno un aspetto "buono", o comunque necessario, del sacro.

Ecco di seguito le principali sette attive anche in Italia:

Bambini di Satana: è quella più famosa, per le recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto il suo leader , l'ex guardia giurata Marco Dimitri (la "Bestia 666", come si autodefinisce). Può contare su circa 60 adepti e ha sede a Bologna. Come impostazione il gruppo si riallaccia alla Chiesa di satana fondata a San Francisco da Anton La Vey nel 1966. I seguaci americani sono stati più volte cinvolti in vicende di abuso di minori e violenze sessuali, ma nella maggior parte dei casi l'adorazione del demonio segue rituali innocui, legati all'occultismo.

Chiese di Satana di Torino: il capoluogo piemontese vanta la comunità di satanisti più attiva d'Italia, 40 mila seguaci secondo il responsabile di una delle sette cittadine, molti di meno secondo le indagini del professor Introvigne, che parla di non più di 5-600 adepti, divisi in due Chiese. Le loro messe nere hanno un rituale meno macabro di quello di altri gruppi: niente orge o abusi sessuali, ma celebrazioni nel corso delle quali viene gridato l'odio a Dio, attraverso la profanazione del Crocifisso e l'uso di amuleti.

Confraternita Luciferiana: con sede a Roma, questa setta guidata dall'occultista Efrem del Gatto segue il culto di Lucifero, ritenuto il "principe perfetto" di gran lunga superiore a Satana. Nei riti si eseguono flagellazioni liberatorie e durante le messe nere si tagliuzzano mani e braccia per offrire sangue al loro signore. Gli adepti sono circa 150.

sabato 19 ottobre 2013

BERLUSCONI INTERDETTO PER DUE ANNI



giudici della terza sezione della Corte d'Appello di Milano hanno interdetto Silvio Berlusconi per due anni dai pubblici uffici. E' stata cosi' accolta la richiesta del pg Laura Bertole' Viale.
Il ricalcolo arriva dopo la decisione della Cassazione del primo agosto scorso e modifica la durata dell'esclusione dai pubblici uffici inflitta all'ex premier in primo e secondo grado.
La richiesta della difesa di ridurre ad un anno la pena accessoria è stata dunque respinta. dopo il deposito delle motivazioni, atteso entro 15 giorni, Berlusconi potrà ricorrere in Cassazione contro il verdetto e ilsuoi avvocato Niccolò Ghedini ha già fatto sapere di esser pronto a fare ricorso. L'appello non è entrato nel merito della condanna a quattro anni già definitiva per frode fiscale inflitta dalla Cassazione al Cavaliere.
In aula, per la difesa dell'ex premier, oggi era presente Ghedini, ma non il professor Franco Coppi. Al suo posto c'era il collega di studio Roberto Borgogno. In apertura d'udienza il procuratore generale ha chiesto che "per ragioni legate alla sicurezza si escluda la presenza di strumenti televisivi" e sia consentito ai numerosi giornalisti presenti di utilizzare soltanto "taccuino e penna".

mercoledì 16 ottobre 2013

ARRIVA LA LINEA ABBIGLIAMENTO PER CANI DI AIDAA


PARTONO DA UN PREZZO DI VENTI EURO L'UNO E POSSONO ESSERE FATTI SU MISURA
per richiederli scrivere direttamente a dodagero@gmail.com oppure telefonare al numero 3248859179

UNA PERCENTUALE SARA' DEVOLUTA AI MICETTI DI BRINDISI





domenica 13 ottobre 2013

LA PITONESSA COME NON L'AVETE MAI VISTA...




MILIONARI CINESI PAGANO SOSIA PER FINIRE IN PRIGIONE AL POSTO LORO

Sono forti le polemiche attorno al sistema giudiziario cinese, accusato frequentemente di essere particolarmente “amico” dei ricchi e potenti. Oltre a giudizi che qualcuno accusa di essere “comprati” e particolarmente favorevoli verso chi ha il portafoglio gonfio o buoni agganci al posto giusto, emerge sempre di più una pratica che avrebbe quasi dell’incredibile.
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Sarebbero molti i ricchi cinesi che, coinvolti in procedimenti penali, manderebbero in tribunale un sosia compiacente, adeguatamente retribuito, per essere condannato al posto loro. E né polizia né giudici si accorgerebbero di nulla, grazie ad una certa compiacenza.
Sono chiaramente rari i casi in cui la pratica emerge pubblicamente, ma ci sarebbero almeno due casi diventati di dominio pubblico: uno è il caso di un dirigente che avrebbe causato un incidente mortale ed avrebbe “assunto” il padre di un suo dipendente pagandolo 8.000 dollari per andare in prigione al suo posto, ed un altro caso del figlio di un gerarca di partito che, dopo avere causato anche lui un incidente stradale, avrebbe mandato in tribunale un’altra persona. In quest’ultimo caso però testimoni e parenti delle vittime se ne sarebbero accorti.
Una fonte interna della polizia cinese (ovviamente rigorosamente anonima) ammette: “Non sono casi frequenti. Ma non sono neppure casi rari.”